Descrizione
CARATTERISTICHE FUNZIONALI E CAMPI DI UTILIZZO
Lo sfagno ha come principale caratteristica l’alta ritenzione idrica, assorbe infatti fino a 10 volte del proprio peso a secco. In frangenti asciutti e aridi, la propria struttura a celle aperte garantisce una riserva d’acqua, mentre in frangenti umidi o piovosi, mantiene un livello di ossigenazione elevato.
Lo sfagno essiccato ha ottimo potere isolante, è infatti molto utilizzato a tale scopo nelle regioni artiche.
Altro aspetto di grande interesse è l’alta presenza di zinco chelato da tropolene, un battericida/batteriostatico naturale. Questo componente limita fortemente lo sviluppo di batteri anaerobi, i principali responsabili del decadimento della materia organica.
L’applicazione di un leggero strato superficiale di sfagno essiccato e sminuzzato ha diversi vantaggi:
• dopo i rinvasi, crea le condizioni ideali per un rapido ripristino dell’apparato radicale. L’umidità e la temperatura costante sono infatti fattori molto importanti per la radicazione;
• usato durante tutta la stagione vegetativa, lo sfagno acidifica l’acqua irrigua, mitigando gli effetti negativi del calcare. Migliora sensibilmente la resa dei concimi organici e l’assorbimento del ferro;
• lo sfagno in polvere, se mescolato con il substrato acidifica il terreno e crea le condizioni ottimali per tutte le essenze che vivono in terreni con bassi valori di pH (sotto a 7);
• la blanda azione antibatterica permette la conservazione della legna secca interrata nel substrato;
• durante il periodo estivo, permette maggiore autonomia idrica in caso di climi secchi;
• nel periodo invernale costituisce invece un’ottima “barriera” alle gelate più intense;
• migliora e favorisce l’inoculo di micorrize.